Nelle schede tecniche di termostati o di altri interruttori automatici, i costruttori indicano il valore massimo di corrente applicabile ai contatti con carico resistivo espresso in Ampere e, tra parentesi, il carico induttivo. Per i prodotti certificati UL poi, i costruttori indicano solo il valore per carico resistivo, mentre per i carichi induttivi specificano la massima potenza applicabile espressa in cavalli vapore o horsepower (hp).
Cos’è il carico induttivo?
L’energia che attraversa un sistema di circuiti viene definita “carico” e classificata secondo la trasformazione che subisce. Sono classificati resistivi i carichi che producono lavoro sotto forma di calore (lampade ad incandescenza, riscaldatori elettrici) ed induttivi i carichi che sviluppano campi elettromagnetici (motori, trasformatori, bobine di relè o contattori). Esistono poi i carichi capacitivi (banchi di condensatori o avviamento motori trifase) impiegati per funzioni accessorie, dei quali parleremo prossimamente.
I termostati o altri interruttori automatici sono dispositivi chiamati ad attivare o disattivare l’alimentazione dei carichi elettrici ed il loro dimensionamento necessita attenzione ai dati di targa dei dispositivi collegati per evitare malfunzionamenti e deterioramenti dei contatti nel tempo.
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