Quando si parla di refrigerazione, i ventilatori sono solitamente impiegati per facilitare lo scambio termico con l’ambiente, in combinazione con compressori ed evaporatori. Però, l’impiego dei nuovi gas nei circuiti refrigeranti li pone in situazioni di potenziale rischio di innesco, in caso di perdite.
I gas nella refrigerazione
Sono trascorsi decenni ormai dalla presa di coscienza globale che il cloro contenuto nei cosiddetti clorofluorocarburi (CFC) fosse causa di assottigliamento dello strato di ozono atmosferico. Abbandonati i primi gas refrigeranti dagli anni ’80, dunque, la sostituzione è andata in favore dei gas idrofluorocarburi (HFC) e idroclorofluorocarburi (HCFC), e dall’introduzione dell’obbligo di controllo periodico e dei libretti di impianto.
Dal 2014, nuove restrizioni all’utilizzo di fluidi frigoriferi contenenti cloro hanno contribuito ulteriormente a ridurne l’impiego, a favore di refrigeranti naturali idrocarburi (HC) quali etano, propano, ciclopropano, (N) butano, (iso)butano, pentano, dato che gli idrocarburi che non contengono né cloro né fluoro, sono compatibili con gli obiettivi di eco-sostenibilità e di salvaguardia dello strato di ozono.
Per salvaguardare l’ambiente, però, siamo stati chiamati ad affrontare una nuova sfida: gli HC sono infiammabili alle normali condizioni ambientali ed è stato necessario regolamentarne l’uso con estrema attenzione, tanto che l’Unione Europea ha pubblicato Direttive e Norme che scandiscono l’intero ciclo di vita dell’intero apparato refrigerante, dalla progettazione allo smaltimento.
La gamma Fandis
Tutti i componenti attivi degli apparecchi refrigeranti sono coinvolti in questo processo di controllo e smaltimento e, per questo motivo, Fandis ha ampliato la sua gamma di ventilatori certificati TÜV secondo le prescrizioni delle seguenti norme di sicurezza particolari per apparecchi elettrici d’uso domestico e similare:
- CEI EN 60335-2-89 (apparecchi per la refrigerazione commerciale),
- CEI EN 60335-2-24 (apparecchi di refrigerazione e gelatiere),
- CEI EN 60335-2-40 (pompe di calore, condizionatori d’aria e deumidificatori).
Le tre norme indicate, riferendosi alla IEC 60079-15 guidano il costruttore alla esclusione di rischi di innesco del gas refrigerante, prescrivendo una serie di verifiche sulla componentistica. Per i ventilatori, in particolare, l’attenzione è posta alle temperature di superficie, alle scariche elettriche tra le parti metalliche e all’integrità di resine ed isolanti.
L’impiego di ventilatori certificati permette di ridurre i tempi di sviluppo ed i costi di certificazione.
Per saperne di più sulla gamma Fandis di ventilatori e componenti per la refrigerazione, visita il nostro sito fandis.com oppure contattaci. Un nostro tecnico ti risponderà il prima possibile, per la soluzione più consona alla tua applicazione.
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