Anche l’occhio vuole la sua parte? Ovviamente sì! Nonostante la sua validità scientifica sia in parte contestata dalla medicina tradizionale, secondo la Cromoterapia i colori aiuterebbero la mente a equilibrarsi, favorendo o contrastando un certo stato d’animo e, addirittura, sarebbero in grado di influenzare una decisione o un comportamento.
Gli effetti dei colori sono quindi diventati motivo di interesse per i gestori di negozi e supermercati, perché è soprattutto grazie alla percezione visiva che valutiamo la qualità di un prodotto, tanto da creare una vera e propria branca di commercio: il food lighting.
I LED posizionati all’interno delle vetrine espositive riescono infatti a rendere più “appetibile” il cibo contenuto. La carne è più rossa, sinonimo di freschezza e genuinità. Gli snack dei distributori diventano più invitanti e appetitosi. Il prodotti di pasticceria sembrano perfino più golosi, se esposti alla luce giusta. A ogni colore, la sua funzione.
Ma perché limitarsi alla variazione cromatica? I produttori di luci a LED, come Fandis, hanno fatto in modo che i prodotti vengano protetti anche dal carico termico dovuto all’eccessiva alimentazione delle lampade che, scaldando l’ambiente, danneggiano il cibo stesso. In questo modo il cibo appare migliore, ma preserva di fatto la sua qualità: non si direbbe, ma l’immagine, questa volta, è al servizio del consumatore.
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