Quando parliamo di gestione dell’umidità all’interno dei quadri elettrici, uno dei parametri fondamentali da non sottovalutare è il punto di rugiada. Questo concetto è cruciale non solo per prevenire la formazione di condensa che può danneggiare i componenti elettronici, ma anche per garantire la massima efficienza e affidabilità del sistema. In questo articolo, approfondiremo cosa si intende per punto di rugiada, come si forma e perché è così importante per la salvaguardia dei dispositivi.
Cos’è il punto di rugiada?
Il punto di rugiada è la temperatura alla quale l’aria umida deve essere raffreddata affinché il vapore acqueo presente in essa inizi a condensare in gocce d’acqua. In altre parole, è il momento in cui l’umidità contenuta nell’aria raggiunge un livello di saturazione tale da trasformarsi in gocce. Questo fenomeno avviene perché, abbassando la temperatura, l’aria non è più in grado di trattenere tutta l’umidità sotto forma di vapore e parte di essa si deposita sotto forma di acqua liquida.
Per fare un esempio pratico, è ciò che accade quando si tira fuori un contenitore freddo dal frigorifero in un ambiente caldo e umido: la superficie diventa “bagnata” perché l’aria calda intorno si raffredda rapidamente a contatto con l’oggetto e l’umidità dell’ambiente inizia a condensare.
Perché il punto di rugiada è importante nei quadri elettrici?
Nei quadri elettrici, la formazione di condensa può avere effetti dannosi. Quando l’umidità si deposita sotto forma di gocce d’acqua sui componenti elettronici, aumenta il rischio di cortocircuiti, corrosione e altri tipi di danni. Questo può compromettere gravemente l’efficienza del sistema, causando interruzioni e guasti. È quindi fondamentale mantenere i livelli di temperatura e umidità sotto controllo per evitare che all’interno del quadro si raggiunga il punto di rugiada, soprattutto in ambienti con forti sbalzi termici, anche riscaldando l’aria all’interno.
Quali fattori influenzano il punto di rugiada?
Come avrete intuito, il punto di rugiada è influenzato principalmente da due fattori: la temperatura e l’umidità relativa dell’aria.
Dunque, maggiore è l’umidità relativa e più alta sarà la temperatura alla quale si raggiunge il punto di rugiada. Al contrario, con livelli di umidità bassa, il punto di rugiada sarà a temperature più basse.
È possibile calcolare il rapporto tra umidità relativa, temperatura e punto di rugiada utilizzando la formula di Magnus-Tetens, che ci permette di ottenere risultati precisi (con un’incertezza di 0,35°C) per temperature comprese tra -40°C e 50°C.
Grazie a un calcolatore, ad esempio, possiamo affermare che:
- Se a 20°C registriamo un’umidità relativa del 60%, il punto di rugiada si raggiungerà a 12°C.
- Se, invece, a 20°C l’umidità relativa è al 90%, vuol dire che l’aria si sta già saturando di vapore acqueo, quindi basterà solo raggiungere i 18,31°C per vederla trasformare in condensa.
Per i quadri elettrici, dove le condizioni interne ed esterne possono variare notevolmente, è necessario prestare attenzione non solo alla temperatura, ma anche ai livelli di umidità, per garantire che non si verifichino fenomeni di condensa. Come abbiamo visto prima nell’esempio del contenitore del frigorifero, le pareti dei quadri sono spesso più esposte a sbalzi di temperatura, soprattutto in ambienti industriali dove, l’escursione termica, riscaldamento o il raffreddamento possono variare molto durante il giorno.
Come prevenire la formazione di condensa?
La gestione del punto di rugiada e, quindi, della condensa è un problema complesso, ma esistono soluzioni tecnologiche per aiutare a prevenire questo fenomeno. Una volta calcolato il bilancio termico dell’armadio e comprese le esigenze specifiche dell’ambiente di installazione, l’adozione di igrostati e riscaldatori anti condensa può rivelarsi necessario, in quanto questi dispositivi aiutano a monitorare e controllare i livelli di umidità e temperatura all’interno del quadro elettrico.
Gli igrostati, in particolare, monitorano l’umidità e attivano i riscaldatori quando necessario, per mantenere la temperatura sopra il punto di rugiada e impedire la formazione di condensa. Questo approccio è particolarmente utile in ambienti dove l’umidità e la temperatura possono variare in modo significativo, come le applicazioni outdoor, garantendo la protezione dei componenti elettronici da possibili danni dovuti alla condensa.
Le soluzioni Fandis per il controllo dell’umidità e della temperatura
Per rispondere a queste esigenze, Fandis offre una serie di soluzioni innovative. Gli igrostati della linea Orangis, in combinazione con i riscaldatori anti condensa della gamma Fucsis, rappresentano una soluzione efficace per mantenere i livelli di umidità e temperatura sotto controllo all’interno dei quadri elettrici, prevenendo così la formazione di condensa. L’igrostato monitora l’umidità e attiva il riscaldatore quando necessario, mantenendo la temperatura interna sopra il punto di rugiada e garantendo un ambiente sicuro per i componenti.
In alternativa, per chi cerca un controllo ancora più avanzato, Fandis propone Sensis. Questo dispositivo offre funzionalità di monitoraggio e controllo, anche a distanza, raccogliendo dati in tempo reale su temperatura e umidità, e permettendo di intervenire rapidamente per ristabilire le condizioni ideali all’interno del quadro, attivando ventilatori e/o riscaldatori, in caso di condizioni critiche. Con il dispositivo IIoT Sensis, è possibile non solo prevenire la formazione di condensa, ma anche ottimizzare il thermal management del quadro elettrico e le operazioni di manutenzione.
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