Cosa sta cambiando nel mondo della quadristica e perché si sta parlando di seconda generazione del thermal management? Negli articoli precedenti abbiamo introdotto il concetto di thermal management, cioè l’insieme delle tecnologie che attraverso la lettura dei dati e il controllo dei singoli dispositivi interni al quadro elettrico, proteggono le macchine dalle condizioni ambientali più critiche. Oggi vediamo come queste tecnologie si sono evolute, in condizioni di revamping ed edge, per occupare gli strati più alti dell’informatizzazione aziendale.
Il thermal management di prima generazione
Sensis di Fandis è stato il primo dispositivo in grado di comandare gli attuatori che regolano la climatizzazione dell’armadio elettrico, quando necessario. Per farlo, si colloca nei due livelli inferiori, field e control, del tradizionale schema piramidale di informatizzazione dell’azienda che vedete nell’immagine. I dati sono fruibili sul bus di campo, in interoperabilità con gli altri dispositivi nella macchina e resi disponibili a livello HMI-SCADA. L’intero thermal management è quindi gestito in modo indipendente dal controllo della macchina e i dati sono disponibili per il livello superiore. Sensis non è solo un sensore, ma un controller completo, in grado di attivare gli attuatori e registrare dati dai dispositivi a supporto della manutenzione predittiva.
Il thermal management di seconda generazione
Da oggi la gamma Sensis dispone di due nuovi modelli che, oltre alla interoperabilità con Profinet, ed Ethernet /IP, supportano contemporaneamente i protocolli MQTT/OPCUA. Diamo il benvenuto alla seconda generazione di dispositivi per il thermal management: sale il grado di completamento del paradigma Industry 4.0 in cui il livello field diventa fruibile direttamente dal livello business and manufacturing della piramide, grazie alla connessione su cloud.
Con l’accesso bidirezionale ai dati attraverso la rete Ethernet, infatti, si compiono importanti passi avanti nell’approccio alle installazioni in revamping e nell’applicazione della manutenzione predittiva. L’indipendenza dai componenti destinati al processo di climatizzazione del quadro elettrico semplifica l’integrabilità del dispositivo su macchine esistenti agendo direttamente sul campo. L’accesso diretto dalla rete permette la connessione allo stack del dispositivo da remoto, senza aggiungere gateway dedicati, transitando dal livello SCADA ed intervenendo direttamente sul software di processo. Il dispositivo è quindi in grado di inviare in perfetta autonomia una email al servizio di manutenzione quando la correlazione delle grandezze misurate porta a dedurre un’anomalia del sistema di climatizzazione, così da poter intervenire tempestivamente, limitando danni e costi.
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