Primavera fredda ed estate estremamente calda: cosa sta succedendo? Greta Thunberg ci ha avvisato: si tratta dei cambiamenti climatici. Si parla di riscaldamento globale, ma l’inverno sembra non finire mai! Poi di colpo, ecco arrivare un caldo torrido! Come spiega la Nasa, però, c’è parecchia confusione quando si tratta di clima e meteo. Con clima ci si riferisce a un’analisi su lungo periodo di fenomeni complessi che avvengono su scala globale, e che possono coinvolgere l’atmosfera, gli oceani, la Terra, insomma, nella sua totalità. Il meteo, invece, si limita alle cosiddette previsioni e verifiche delle stesse: un evento che accadrà nell’arco di poche ore o giorni, quindi in tempi decisamente più ridotti, in aree circoscritte.
La parola agli esperti
Marshall Shepherd, direttore dell’Atmospheric Sciences Program all’Università della Georgia ed ex presidente della Società meteorologica americana ha spiegato alla CNN che “Le persone spesso tendono a confondere un avvenimento che sta accadendo nel luogo in cui vivono come un’indicazione di quello che sta succedendo a livello globale,”.
Stefan Rahmstorf, fisico dell’Università di Potsdam, in Germania, ha invece spiegato su Twitter come questi inverni molto più lunghi e freddi siano una conseguenza del riscaldamento globale: tutto ciò sta avvenendo a causa del vortice polare.
Il vortice polare
Il vortice polare è una vasta area di bassa pressione in grado di raggiungere la stratosfera, grazie alla forte differenza di temperatura tra le regioni polari e l’Equatore. Se il vortice è forte, l’aria fredda resta confinata al di sopra delle aree polari, ma se invece perde forza, si può frammentare in una o più parti, e l’aria a bassa pressione e bassa temperatura si sposta, interagendo con quella più calda al di fuori delle regioni polari, quindi… da noi!
Immaginate di versare dell’olio in un bicchiere d’acqua: l’olio galleggia. Ma se mescolate con vigore, le goccioline di olio si distribuiscono nel bicchiere. In condizioni normali, quindi, questi vortici sono stabili, dal momento che le differenze di pressione e temperatura, che potremmo paragonare alla tensione tra le molecole, sono tali da mantenere il sistema in equilibrio. Quando il vortice al Polo Nord è debole, le zone di alta pressione normalmente presenti alle medie latitudini si insinuano verso nord, spingendo l’aria fredda verso sud. L’aria fredda, in contatto con l’aria calda e umida delle medie latitudini, fa abbassare drasticamente le temperature e si verificano forti precipitazioni, anche nevose. Ma cosa “mette in agitazione” questo equilibrio?
Il riscaldamento globale
Non tutte le parti della Terra si riscaldano con la stessa velocità. Il Polo Nord si sta riscaldando a una velocità doppia rispetto alla media mondiale, causando una riduzione del volume dei ghiacci: questa riduzione sembra essere legata proprio al vortice polare, che non riesce a rafforzarsi come dovrebbe, ed è “vittima” delle insidie delle correnti delle medie latitudini, con ventate di aria artica più frequenti rispetto al passato in molte zone di Europa, Asia e Nord America.
Il sistema è molto complesso, e ancora non sono del tutto chiare le dinamiche dell’influenza dell’Artico sul clima: diversi studi hanno preso in esame i dati climatici di queste zone e ha concluso che negli ultimi anni il vortice polare si è indebolito più frequentemente e più a lungo. E la situazione è destinata solo a peggiorare.
Eventi eccezionali
Siamo abituati a renderci conto dei cambiamenti solo quando siamo di fronte ad eventi eccezionali, come nevicate da record o picchi di temperatura estremi. Visto i lunghi e freddi inverni, non ci sembra che questo riscaldamento globale sia così effettivo. Eppure, solo nel 2019 sono stati stabiliti già diversi record, quasi tutti al rialzo! A questo proposito, il climatologo Maximilian Herrera ha spiegato al New Scientist che, secondo i modelli matematici, in un clima stabile, il numero di record di caldo e di freddo dovrebbe essere uguale. Il clima sta cambiando, quindi, ma non è sempre detto che il meteo di tutti i giorni sia lo specchio della situazione globale.
Articolo apparso originariamente su: The Vision
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