Come funziona il controllo di portata intelligente sui torrini a estrazione rispetto a un sistema tradizionale? Se avete letto il nostro articolo precedente, saprete che abbiamo introdotto un nuovo sistema di regolazione di temperatura sui nostri torrini da tetto, basato su Sensis, elencandone i vantaggi rispetto a silenziosità, raccolta dati ed efficienza energetica.
Oggi approfondiremo questo ultimo aspetto, mettendo il nuovo sistema a confronto con una soluzione tradizionale, usando un esempio applicativo concreto, realizzato nei laboratori Fandis, dove vengono replicate e simulate le applicazioni dei nostri clienti.
Test di laboratorio e confronto con un sistema tradizionale
Utilizziamo il software di calcolo termotecnico (disponibile gratuitamente sul sito di Fandis) e dimensioniamo la portata volumetrica necessaria per un armadio dalle caratteristiche tipiche per l’applicazione del nostro torrino: un armadio in lamiera verniciata da 1.5mm, di dimensioni 600x600x1800mm, con produzione di calore interno di circa 800W.
Considerando di installare l’armadio in un ambiente al coperto, con una temperatura ambiente massima di 30°C, e di regolare quella all’interno dell’armadio ad un valore massimo di 35°C, la portata volumetrica necessaria, per le condizioni più estreme sarà intorno a 450m³/h.
La soluzione tradizionale, prevede un TP19U230B accoppiato ad un filtro in ingresso FF20A, con punto di lavoro coincidente al nostro obiettivo e con un assorbimento di 69W a 50Hz.
Installando il nuovo torrino in CC (TP19UD24) e a parità di filtro in ingresso, possiamo raggiungere, alla massima velocità di rotazione, una portata massima al punto di lavoro di 550m³/h, superiore di circa il 22%, ma con un assorbimento di potenza pari a 95W.
Tuttavia, dobbiamo ricordare che, trattandosi di un sistema modulante, non lavoreremo mai ai massimi regimi e che il punto di lavoro più alto, calcolato per la nostra applicazione è di 450m³/h.
Nel grafico che segue, vediamo la famiglia delle curve portata/potenza assorbita, del nostro torrino classico TP19UDxxB. Se poniamo l’attenzione al punto di lavoro massimo, calcolato per la nostra applicazione a 450m³/h, il nuovo sistema controllato da Sensis si stabilizza ad una velocità di rotazione attorno all’80% con un assorbimento di soli 59W.
Il vantaggio in efficienza energetica
Il vero vantaggio in termini energetici deriva quindi dalla scalabilità della potenza in funzione del reale fabbisogno istantaneo e proviamo allora ad andare oltre. Il punto di lavoro di 450m³/h lo abbiamo determinato per soddisfare le condizioni più estreme, con temperatura ambiente pari a 30°C. Se ipotizziamo che per la maggior parte del tempo di funzionamento del sistema, la temperatura ambiente reale non vada realisticamente quasi mai oltre i 25°C, la portata volumetrica istantanea rimarrà intorno a 200m³/h, con un assorbimento scende al di sotto di 20W.
Con la soluzione tradizionale, possiamo agire solo attraverso un termostato, accettando un comportamento oscillatorio della temperatura e un grado di rumorosità maggiore ai massimi regimi. Con la tecnica basata sull’integrazione di Sensis e di torrini di estrazione da tetto in corrente continua, invece, TP19UD24xx e TP19UD48xx, abbiamo consumi per lo smaltimento del calore proporzionali al reale fabbisogno e un sistema più silenzioso.
Questo è un ulteriore esempio di come il nostro nuovo algoritmo possa consentire numerosi vantaggi e una maggiore efficienza nella gestione termica di un quadro elettrico.
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